Metti la testa a posto!

Dicono: “Metti la testa a posto !”
Come se fosse, un quadro da appendere dritto,
un orologio da regolare all’ora giusta,
un nodo da stringere per bloccare qualcosa.

Ma la mia testa è qui, salda sul collo,
eppure la mia mente…dove la trovo?

Forse tra i pensieri che fuggono come vento tra le dita,
nei ricordi che si sciolgono come neve sulla pelle,
nei sogni che si spingono oltre l’orizzonte,
o in una foto senza essere a fuoco.

Vogliono che segua la strada tracciata,
che cammini dritto, senza inciampi,
senza deviazioni, senza voli.
Dicono che questo è essere normali.
Ma cos’è la norma, se non un recinto?
Un limite disegnato da chi teme l’ ineffabile,
da chi ha paura di perdersi e magari ritrovarsi in un sogno.

Io so che la mente non è fatta per restare ferma,
per obbedire a un’ unica direzione,
per ridursi a un binario prestabilito.

La mente è fatta per vagare,
perdersi e ritrovarsi in luoghi mai esplorati,
per danzare con l’imprevedibile,
per lasciarsi rapire, scivolare via,
seguire l’istinto come una foglia nel vento.

Perché cos’è la vita, se non un viaggio senza mappa?
Che senso ha trattenere i pensieri
quando vogliono essere aria,
quando vogliono spingersi oltre le regole,
oltre la logica, oltre il tempo?

Lascia che la mente fugga,
che si perda tra le curve dell’immaginazione,
che si innamori della pioggia, del sole, del buio, 
che rida senza motivo e pianga senza paura,
che senta tutto, tanto, sempre.

Se questo è essere fuori dalla logica,
se questo è non avere la testa a posto,
allora che il mio posto sia ovunque,
tra i sogni, le emozioni, le domande senza risposta.
Perché vivere non è restare fermi,
è danzare con l’ inesplorato,
è accettare che la mente non si metta al guinzaglio,
ma si lasci libera di esistere,
di sentire, di perdersi…
e meravigliarsi.

Ludovico Fremont