Ci fu un tempo
in cui la Terra parlava,
e noi ascoltavamo.
Era voce di vento tra i rami,
era mano di acqua tra gli esseri
e noi la rispettavamo.
Accarezzavamo
pelle di corteccia,
capelli di foglie,
seno che allatta fiumi
e grembo che genera foreste.
Non un corpo, ma un universo.
Non una donna, ma la Vita.
Ogni roccia sul suo fianco
è memoria antica,
ogni goccia che scorre
è sangue che ci tiene vivi.
E noi?
Distratti figli ingrati,
cercavamo risposte nei cieli
mentre Lei ci respirava sotto i piedi.
Ognuno alzava gli occhi al suo idolo,
a quell’unico, al proprio,
gridando che fosse il solo, il vero,
il migliore, il più giusto.
E nel rumore delle preghiere in guerra
abbiamo dimenticato
di essere tutti figli della stessa madre:
che tace ma ci tiene in vita.
Oggi io,
Le chiedo perdono.
Bevo da quel fiume azzurro
e sento il battito della mia madre verde.
Non ci serve un miracolo,
ci serve ascolto.
Ci serve Lei.
Ludovico Fremont
Mi piace adoro ascoltare la natura e mettermi in sintonia con essa
grazie Carla! I tuoi commenti sono sempre un piacere leggerli.
Mi sento in sinbiosi con questo tuo sentire🌌🌱 parole stupende!
Grazie Karima. A presto e grazie per essere parte del mio pubblico.
Bellissimi versi Ludovico!Complimenti per la sensibilita’!!!!E’ veramente piacevole leggerli!
ciao Giorgio, è bello sapere che anche tu sei approdato tra di noi.Grazie per le belle parole e grazie per far parte del mio pubblico.
Molto molto bella grazie
ciao Carlotta, grazie ancora per fare parte del mio pubblico.
Bellissimo come ogni tuo verso ,ho chiuso gli occhi ed immaginato di stare in mezzo alla natura con la tua voce che narrava. 💚
Ciao Maria Grazie. Grazie davvero tante e grazie per far parte del mio pubblico.