Città dell’amore viene chiamata
come Lutezia dei Galli un dì è nata.
Parigi per i comuni, culla di rivoluzione e luce
tra i ciottoli e i lampioni con il suo charme seduce.
Da Montmartre, madre di tutti gli artisti,
sei dipinta dalle note di colorati musicisti.
Nel quartiere Latino, dove la passione è poesia
si mescolano nella notte canzoni e magia.
I tuoi palazzi di tetti grigi e di zinco vestiti
si riflettono negli occhi dei passanti colpiti.
Ornata di belle époque e di gotico
sei pervasa dal gusto e dall’erotico,
fai toccare a tutti il cielo con eleganza
mentre i boulevard raccontano di vita e stravaganza.
Sotto l’ombra di Notre Dame e delle sue campane
gli uccelli beati giocan in sgorganti fontane
e gli innamorati che si scambiano promesse e desideri
osservan dalla Tour Eiffel, vasti quartieri.
Al chiaro di luna Parigi si culla
antica città che rimane sempre fanciulla
tra l’odore del pane e delle note d’ardore,
la Senna pacata scorre tra nobili dimore.
Tra rime e parole si racconta la tua storia
della Francia, Parigi, è la sua anima, la sua gloria.
I campi elisi, in onore di antichi eroi e animi valorosi
accolgono una distesa di passanti e curiosi.
Nei vicoli in penombra una fisarmonica sospira
e in una danza di passione la città si ammira.
Tesoro nascosto tra luci, ombre, oscurità e candore
sei la mia Parigi, il mio amore.
Ludovico Fremont
Oltre a dirti che Parigi è la mia città preferita in assoluto, con questo tuo verso ora ancor più lo è. Parigi è già la città dell’amore e della bellezza, dell’eleganza e dell’arte ma con il tuo verso citato, beh non resta altro che ascoltarlo e immaginarsi in una “Rue de le vie”.