Con tasti bianchi e neri,
crea melodie di tanti emisferi.
Metafora di vita,
che scorre sotto le dita.
Tasselli vicini eppur diversi,
ognuno son note di mondi sommersi.
Ogni tonalità, una storia da ascoltare,
di quel pigmento, che è un’identità da rispettare.
Accarezzato un tasto
si rivela un universo così vasto.
Tono o semitono,
lentamente mi emoziono
ad ascoltar di quella musicalità,
la sua fulgida unicità.
E mentre suona quella sinfonia
viaggio nel cuore di un armonia.
Tra mari, montagne e nazioni
scompaion distanze e derivazioni.
Da quegli ottantotto pulsanti
si crean infinite storie e abitanti
e non importa da dove proveniamo,
o chi siamo,
perché sotto la nostra pelle, sotto il nostro colore
batte per tutti lo stesso cuore.
Tra i tasti bianchi e neri, suoni di umanità
di quel pianoforte che è la nostra varietà .
Ludovico Fremont
Inutile dire che ammiro ogni tuo verso. La profondità della tua voce che accompagna i miei occhi mentre leggo il testo, fantastico.
Grazie Rossella. Sono felice ti piaccia. Mi piacerebbe donare un “verso sospeso” anche a te.
Se vuoi puoi indicarmi un tema da sviluppare e lo farò con estremo piacere.
Mi lasci ogni volta senza parole complimenti sei unico… Bravissimo
Sei bravissimo Ludovico è stupendo