Per una donna.

Se per assurdo fosse vero,
cha da una nostra costola foste nate,
io per primo ne sarei fiero
e vi sentirei come mie alleate.
A dir la verità in fondo lo spero,
anche se molte si sentirebbero alterate,
ma lo penso per davvero
e non vorrei, vederle arrabbiate.

Da uomo mi intriga questo mistero
di come le donne si siano plasmate.
Chi per primo o per secondo, mi sembra invero
ma non vorrei parlar di queste stupidate.

Trovo invece molto più lusinghiero
cosa sinceramente voi, di noi, pensiate.
Non vi nascondo che a immaginarlo spesso sclero
e in cuor mio preferisco, farvi far due risate.

Di questi versi vorrei esser messaggero
e trovar le idee più azzeccate,
per non risultar troppo ciarliero
e non riempir queste righe di sole buffonate.

Di certo l ’uomo si atteggia con voi da vero bolero
e si maschera dietro assurde bravate,
ma in cuor suo, è un eterno calimero,
mentre da pavone mostra le sue piume più colorate.
Si disegna come un cavalleresco guerriero
ma spera che di lui, siate interessate.

Si traveste da nobile bandolero,
per rapirvi teneramente, dopo avervi corteggiate.
Spera di invitarvi nel suo umile maniero
per prepararvi le sue cene più ricercate,
o magari da un paesaggio costiero
sussurrarvi le sue parole più delicate.

Da capitano di un maestoso veliero
navighereste verse le isole più celate,
mostrandovi il mondo intero,
mentre fra le sue braccia vi sentireste coccolate.

Seppur di tutto questo ci sia solo poco di veritiero
e per lo più vi sembran solo cagate,
non abbiate questo atteggiamento severo
e non pensate sian solo cavolate.
Non vi chiedo di creder a tutto per intero
o di ceder a tutte le parole smielate,
ma neanche di veder tutto nero
e che un poco di noi, ancor vi fidiate.

Nessun uomo conosce il siero
per lenir, di qualcuno, le azioni più efferate
e vi chiedo scusa, se taluno è men di zero.
Ma vi prego non dimenticate,
non tutti son così, nevvero? 
Uomini di anime oneste e delicate
c’è n’è nel mondo un vasto impero
e non son così celate.

Questo infatti io spero
anziché sentirvi calpestate,
salir con quell’uomo su di un placido destriero
e nella vita sempre accompagnate.
Che abbia per voi un atteggiamento altero
quando per mano camminate
e nelle tempeste che sia timoniero
mentre teneramente di lui vi fidate.

Non importa se sia uomo bianco o nero
ma che vi sentiate rispettate
e trovar in lui un tenero scudiero
che vi faccia sempre, sentir amate. 

Ludovico Fremont